Creare e vendere Infoprodotti, una scelta per niente facile
La scelta del tema o argomento su cui creare un infoprodotto è un momento importante e delicato in quanto influirà fortemente sul risultato in termini di vendite.
Cerco sempre si stare aggiornato su mio lavoro e leggo libri scritti da altri che creano infoprodotti e anche libri relativi proprio a come creare infoprodotti dalla A alla Z e pur ritenendoli in gran parte utili non posso fare a meno di notare che chi è a digiuno dell’argomento potrebbe sentirsi spesso confuso.
Le nozioni o consigli che vengono dati generalmente in tema di scelta del tema/argomento dell’infoprodotto sono:
- cercare tra le proprie competenze, passioni, interessi
- individuare sottonicchie molto specifiche
- trovare in una nicchia un bisogno, desiderio o problema non risolto
Tutte queste cose sono vere e importanti al 100% ma il profano potrebbe anche pensare che sulle sue competenze e passioni migliaia hanno già creato infoprodotti, basta fare una ricerca su google per rendersene conto.
Anche sulle sottonicchie molto specifiche vale quanto sopra e ancor di più sul trovare un bisogno, desiderio o problema.
Poi individuati bisogna avere la soluzione da vendere.
L’infomarketing funziona così, è bello, divertente ma non facile.
Un momento, individuare problemi e desideri non è difficile..proviamo a pensarci un attimo.
I soldi possono essere un problema che hanno in tanti, di questi tempi direi di si, la salute è un problema comune negli esseri umani, l’amore, questi sono probabilmente tra i più diffusi.
Ma sono problemi anche il fare un lavoro che non appassiona, avere perso il lavoro, poi una volta individuati bisogna trovare la soluzione da poter vendere e forse qui la cosa si fa già più difficile.
Devo ammettere che in rete c’è ormai veramente di tutto, fra un po’ si potrà fare il download di una pizza 🙂
A parte gli scherzi, l’infomarketing non è per niente facile.
Nei libri che prima citavo si dice, una volta trovato il tema, crei l’infoprodotto e poi fai un sito o blog dove posti contenuti, ecc e poi vengono menzionati una serie di calcoli statistici per mostrarti che se hai 1000 visitatori al giorno e mediamente comprano X visitatori e il tuo prodotto costa Y a fine mese hai incassato Z.
Innanzitutto 1000 visitatori giornalieri al sito li devi realizzare, se sei bravo e azzecchi il tema, in 6 mesi / 1 anno ci si può riuscire ma non è scontato.
Aggiungo che, contrariamente a fino qualche anno fa, quando se scrivevi contenuti pertinenti, interessanti e utili, ti piazzavi al primo posto sui motori di ricerca, ora la rete è diventata una grande asta online nella quale al primo posto c’è chi paga di più.
Ti garantisco, per esperienza personale che sono a conoscenza di tanti siti che scrivono contenuti di sicuro non all’altezza di altri siti o blog magari da anni sul web ed esperti del settore di riferimento, ma sono al primo posto, perchè pagano.
Purtroppo questo aspetto negli ultimi anni ha veramente cambiato la rete.
Come vedi la creazione di un impianto automatico non è semplice, e richiede doti tecniche e creative.
Personalmente concordo sul fatto che è meglio cercare nicchie piccole, se si vanno a sondare mercati di largo consumo ci si imbatte in una concorrenza selvaggia, invece spesso nelle piccole nicchie ci sono utenti molto motivati a spendere in quanto per il loro argomento c’è meno informazione.
Qui entra in gioco il lato creativo, se riesci ad individuare una nicchia per la quale c’è pochissima informazione hai fatto bingo…ammesso che sei così bravo tu a trovare informazione da vendere se in giro non ce n’è 😉
Allora cosa succede nella realtà?
La verità è che la maggior parte delle volte nessun infomarketer trova nulla di nuovo, ormai c’è veramente di tutto, ma rivisita e ripropone in un altro stile qualcosa che è già sul mercato adattandolo alla sua immagine, e al tempo in cui viene pubblicato.
Vedendo la questione in quest’ottica risulta più semplice pensare di poter riuscire in questo settore, se poi sei veramente così creativo, bravo e fortunato da trovare qualcosa di veramente raro da proporre allora complimenti! 🙂